martedì 30 marzo 2010



MARVIN GAYE

A Funky Space Reincarnation


MARVIN GAYE


È stato per lungo tempo la voce e il viso della Motown, non l'unico, ma probabilmente il più riconoscibile. Ha incarnato la freschezza del soul degli anni Sessanta, ha cantato il disagio sociale nei Settanta, è diventato il cantore del desiderio sessuale negli Ottanta. Per dirlo con le parole del suo biografo David Ritz, "era un angelo nel corpo di un uomo". Ed è finito male, malissimo: ucciso da un colpo di pistola esploso dal padre nel corso di una banalissima lite. Nato Marvin Pentz Gay nel 1939 a Washington DC, è figlio di un predicatore apostolico che lo educa con durezza, ma che nasconde un segreto: ama travestirsi da donna. Marvin canta in chiesa e in una formazione di doo wop. Poi, grazie a Harvey Fuqua, conosce Berry Gordy, il fondatore della Motown, e inizia a incidere per l'etichetta di Detroit.

Della Motown ben presto Gaye diventa il simbolo, nonché il genero di Gordy. Durante gli anni Sessanta, un periodo magnificamente prolifico, entra nella Top 40 americana con oltre 40 singoli: li canta da solo oppure in coppia con voci femminili che rispondono ai nomi di Mary Wells, Kim Weston, Tammi Terrell, Diana Ross; sono ballate o numeri danzabili, segno d'una certa versatilità stilistica. Il primo vero successo discografico è "Stubborn Kind Of Fellow" del 1962, il 45 giri più popolare di Gaye nei Sessanta è "I Heard It Through The Grapevine", in seguito rifatto in mille altre versioni. Il periodo più spensierato e frenetico dalla sua carriera si chiude nel 1970 con la morte della sua partner artistica di allora, Tammi Terrell, stroncata da un tumore al cervello. La cantante era collassata tra le sue braccia durante un concerto di tre anni prima. Gaye è sconvolto e reinventa letteralmente la propria carriera.



Ora artista con una coscienza sociale, Gaye canta i mali d'America nel capolavoro del 1971 "What's Going On", il 33 giri che fa entrare la Motown, fino ad allora etichetta dedita ai 45 giri, nell'era degli album concettuali. Intanto, però, il cantante mostra un carattere incostante sul lavoro e ha problemi con la direzione Motown, secondo lui troppo impegnata nell'organizzare la carriera del genietto Stevie Wonder. Nei dischi che seguono riesce a ridisegnare il soul con rotondità sensuali, ottenendo un plauso trasversale e attirando un pubblico multirazziale. Arriva alle punte confessionali di "Here, My Dear", basato sul naufragio del suo matrimonio con Anna Gordy, un album talmente "forte" da provocare un'azione legale da parte della ex. La separazione è doppia perché dopo vent'anni di fedele militanza, Gaye lascia la Motown. È uno shock. Così come è uno shock sapere l'artista in preda alla droga.

Il grande ritorno sulle scene è segnato dall'album "Midnight Love" e dalla canzone "Sexual Healing" (Grammy con migliore performance rhythm & blues), un viaggio tra sensualità e spiritualità, i due poli tra i quali è oscillata la vita e l'intera carriera del musicista. È un nuovo successo, potenzialmente foriero di novità per la sua carriera. Che invece viene stroncata il 1° aprile 1984 quando una discussione col padre su un argomento futile, l'organizzazione della festa di compleanno dell'artista del giorno dopo, degenera malamente. L'uomo impugna una pistola e spara al figlio. Seguiranno album postumi e una lunga serie di compilation che ne rilanciano i classici sempreverdi. Di Gaye ci resta l'immagine di artista creativo e tormentato, che ha fatto uso di droga e ha vissuto grandi delusioni sentimentali. Uno che è riuscito a tradurre in musica la sua grande fame di vita.

Grande pezzo suonatissimo da Maselli e da Rubens verso la fine degli anni '80, disco mix di spessore ed anche di una certa difficoltà di reperimento sul mercato discografico. Uscito nel 1978 per la MOtown Records, genere Funky/Soul, stile Soul, Funky, Disco.


Parte 1

A Funky Space Reincarnation


Parte 2

A Funky Space Reincarnation (Instrumental)

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